whatsapp e brasile

WhatsApp fuori dal Brasile?

In Brasile la popolare applicazione di messaggistica istantanea conosciuta e usata da tutti, ovvero WhatsApp, ha rischiato di essere sospesa. Infatti sembra che sia stata avanzata una ingiunzione di sospensione del servizio della messaggistica istantanea ma che sia stata però annullata. Vediamo com’è andata esattamente.

WhatsApp ha vinto la sentenza

I giudici Raimundo Nonato da Costa Alencar e José Ribamar Oliveira del Tribunale di Giustizia di Piauì in Brasile, hanno deciso di bloccare gli effetti della decisione del giudice Luiz de Moura Correia riguardo la sospensione dell’uso dell’applicazione Whats App in tutto il paese. Il motivo dell’ingiunzione di blocco totale dell’applicazione sarebbe dovuto al rifiuto dell’azienda di collaborare con gli organi della giustizia brasiliana, che avrebbe cercato di risolvere la questione di non collaborazione in questo modo.

Però non sembra essere andata troppo bene al giudice che ha decretato la sospensione del servizio, dato che questa decisione è stata ampiamente rigettata: i giudici Alencar e Oliveira, infatti, hanno affermato che, anche se WhatsApp avrebbe dovuto collaborare con la giustizia, la sospensione non rappresenterebbe di sicuro un adeguato provvedimento dato che andrebbe molto più a danno degli utenti. Infatti, sempre secondo tali giudici, le persone che usufruiscono dell’applicazione di messaggistica sul proprio dispositivo mobile non possono subire tale sospensione all’improvviso senza che sia effettuata un’indagine più profonda. Altro fattore importante e da non sottovalutare è che un giudice che si esprime su una sentenza, non ha un potere giuridico tale da farla valere su tutto il paese, dato che la validità delle sue sentenze si limita al massimo a uno stato o a una provincia.

L’importanza del Marco Civil in Brasile e l’uso di internet

Ma perché si è arrivati a tale decisione? In pratica sembra che WhatsApp si sia rifiutata di trasmettere informazioni alla polizia civile di Piauì che si occupa di indagare su casi di pedofilia sul web, ecco perché gli organi di giustizia hanno chiesto di bloccare completamente l’applicazione dopo aver riscontrato la non collaborazione dell’azienda. Come detto, questa richiesta è stata però ampiamente rigettata dal tribunale, ma ciò non implica che l’azienda non debba collaborare con la giustizia brasiliana dato quanto prescritto dal Marco Civil, ovvero la Carta dei diritti di Internet approvata appena lo scorso anno in Brasile dopo un’attesa lunga cinque anni.

Tale Carta, infatti, sancisce principi, garanzie, diritti e doveri dell’uso del web nel paese dell’America latina, nel rispetto della libertà d’espressione, naturalmente si tratta di una Carta che vuole proteggere la privacy degli utenti e preservare la natura partecipativa dell’on line. Inoltre, vuole promuovere il diritto di accesso a Internet per tutti, dato che lo sancisce come diritto essenziale all’esercizio della cittadinanza, insomma il Marco Civil si presenta in tutto e per tutto come un testo che determina l’apertura, la neutralità e la decentralizzazione della rete.