Inquinamento Europa

Combattere l’inquinamento in Europa

Il problema dell’inquinamento dell’ambiente non smetterà mai di far parlare di sé: ogni anno si registrano sempre ulteriori peggioramenti e sembra non esserci modo di fare concretamente qualcosa in merito. Ovviamente da questo problema non escono indenni nemmeno le nostre città, in primis Milano che è risultata una delle città a rischio inquinamento entro il 2030.

Nel 2030 Milano sarà la città più inquinata d’Europa

Che tra quindici anni la situazione inquinamento ambientale possa diventare un’emergenza sempre più lampante e concreta è stato stabilito da una ricerca austriaca recentemente: tale ricerca infatti ha permesso di redigere una sorta di classifica delle città che, continuando con il regime attuale, risulteranno le più inquinate in Europa e tra queste città è compresa anche la nostra Milano. Sembra quindi che senza un intervento reale e immediato per ridurre la percentuale di Pm10 presente nell’aria, si rischia davvero tra quindici anni di sforare i limiti stabiliti dall’Unione Europea e dall’OMS.

Il vero problema però non è tanto andare contro le cifre fissate dalla Ue, quanto dall’andare incontro a un fenomeno che, una volta verificatosi, sarà del tutto irreversibile. Se non si previene prima questo fenomeno, come si potrà arrivare nel 2030 ad avere un’aria più pura da respirare e da fare respirare alle nuove generazioni? È vero che negli ultimi anni si è verificata una diminuzione dell’inquinamento dell’aria, ma in Europa la situazione non si profila del tutto rosea, dato che oltre l’80% della popolazione è attualmente esposta all’inalazione di polveri a livelli superiori rispetto ai limiti fissati.

Vecchio continente a rischio: cosa fare?

In Europa quindi molte sono le città che rischiano di conquistare un posto nella classifica delle più inquinate e oltre a Milano e al nord Italia, ci sarebbero anche Parigi e Varsavia, oltre alle zone di confine che si trovano tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia e le città bulgare. Il livello di polveri nell’aria quindi aumenterebbe a causa dell’aumento del traffico delle auto, al contrario l’inquinamento legato al riscaldamento privato dovrebbe diminuire grazie all’uso di carburanti più puliti, ma in uso solo in alcuni paesi europei, dato che nell’Europa dell’est l’inquinamento aumenterebbe proprio a causa della presenza di leggi che risultano del tutto inadeguate a regolamentare il problema.

Quindi si presume che senza applicare adeguate misure per contrastare il proliferare del fenomeno magari applicando una politica di divisione a zone del territorio per permettere la riduzione dei livelli di traffico, o magari aiutare lo sviluppo ulteriore dei mezzi di trasporto pubblico o effettuando una misurazione dell’impatto dei carburanti in uso sull’ambiente, si potrebbe invertire questa tendenza che altrimenti andrebbe peggiorando sempre più. Naturalmente bisogna intervenire sul problema a seconda del paese e della città andando a ridurre il livello di emissioni di gas, ma il problema inquinamento dovrà essere anche affrontato in ambito comunitario dato che come qualsiasi tipo di tema, andrà trovata una sorta di sincronizzazione tra le politiche di ogni paese senza dimenticare l’importanza di politiche da condurre anche localmente sul territorio interessato.